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Una passione diventata museo

24/03/2007 6443 lettori
4 minuti

Salvatore Mirabile, classe '51, meglio conosciuto come Totò, è un collezionista di oggetti antichi. Impiegato comunale nella vita di tutti i giorni, ha destinato una parte considerevole della propria abitazione a un particolare museo. Di cosa?  E' difficile spiegarlo in poche battute. Ci sono attrezzi agricoli del passato, utilizzati dai contadini per il lavoro dei campi. Ma non solo: si trovano anche letti antichi, bauli per la "dote", culle, scaldaletti, utensili da cucina, macchine da cucire, telai per il ricamo. Salvatore Mirabile, originario di Chiusa Sclafani, una piccola città in provincia di Palermo, è appassionato anche di canti folcloristici della sua terra; ha riservato, infatti, una zona del museo ad una raccolta di canti siciliani noti e inediti, da lui stesso composti. "Nella creazione di questo museo - ci racconta l'infaticabile collezionista - ho cercato di conservare usi e costumi della civiltà contadina, affinché il nostro patrimonio culturale non vada perso per sempre". Una passione, quella di Salvatore Mirabile, nata ad appena diciotto anni e coltivata per tutta la vita. "Da bambino - ci racconta - non capivo il valore di alcuni utensili, ma quando hanno cominciato a subire la distruzione, durante le lotte contadine, mi resi conto che c'era qualcosa che stavamo perdendo irrimediabilmente. Da allora la raccolta e la salvaguardia. "Non avevo ancora vent'anni - continua - e cercavo di recuperare tutto quello che potevo". La produzione artistica è stata divulgata solo a parenti, amici e simpatizzanti, perché non nasce, tiene a precisare il nostro collezionista, con l'intento di farne commercio, ma semplicemente per coltivare una passione. "Ciò che siamo oggi dipende in buona parte dal nostro passato - afferma - e perderne le tracce significherebbe svuotare la nostra identità". Torniamo a curiosare nelle singolari collezioni del nostro amico: una serie di santini, un assortimento di macchine in scala 1/43, una raccolta di francobolli italiana, una di monete, una di giocattoli antichi e un'altra ancora di piccole bottiglie di liquori e vini. La collezione non è del tutto casalinga, così come potrebbe sembrare. E' previsto, infatti, uno "spazio didattico", come lui stesso lo definisce.  Comprende una zona adibita a studio, dove il visitatore può fare uso anche del computer, per effettuare ricerche su internet oltre ad avvalersi della biblioteca contenente volumi riguardanti le tradizioni, gli usi, i costumi e i canti folcloristici della terra siciliana.

Elisa Giacalone
Elisa Giacalone

Nata nel 1980, si è laureata a Palermo nel 2004 in Lettere Moderne con una tesi sperimentale dal titolo "Tra giornalismo e letteratura: l'attività giornalistica di Goffredo Parise". E' specializzata in Filologia Moderna e insegna Italiano e Storia in un istituto superiore. Ha cominciato la sua attività giornalistica a diciannove anni in un mensile, «L’Occhio», nel quale ha lavorato due anni a tempo pieno. Si è occupata di reportage turistici, di attualità e di qualche inchiesta. Successivamente l’esperienza dei quotidiani: «La Sicilia» e «La Repubblica» (redazione di Palermo). Ha collaborato con un altro quotidiano, stavolta locale, “Marsala c’è” (pubblicato anche on line, www.marsalace.it) dove si è occupata di cronaca. Ha partecipato a vari concorsi letterari distinguendosi quasi sempre nelle prime posizioni. Ha lavorato come giornalista radiofonica a Radio Italia Anni 60, una delle emittenti dipendenti da Radio Italia Solo Musica Italiana. Ha anche condotto un programma d'informazione e intrattenimento incentrato sulle interviste. Ha vissuto a Londra per alcuni mesi per una workexperience nel settore "Giornalismo" e ha realizzato un progetto di ricerca (in lingua inglese) dal titolo "The evolution of blog and its impact on the journalism profession: an exploratory approach". Attualmente si divide tra il lavoro di insegnante a scuola e la passione del giornalismo e della letteratura che porta avanti attraverso la radio, le collaborazioni giornalistiche e attività culturali varie. Ha anche un blog (www.reporteritinerante.ilcannocchiale.it) dove è possibile leggere i suoi reportage di viaggio e non solo.